Il Dio possibile
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Esaurito
Descrizione
Nel pensiero occidentale dominante ha giocato un ruolo rilevante il convincimento del primato, della superiorità dell’autocoscienza, cioè del pensiero che vede-conosce tutto se stesso. Contro tale convincimento bisogna affermare che più in alto di questa autotrasparenza c’è il Mistero; mistero che non è tanto un difetto del pensiero finito dell’uomo, quanto la virtù prima dell’infinità di Dio. Nell’impossibilità per la parola di farsi veicolo della Verità, l’Autore sostiene che solo “nel confronto con gli altri è possibile fare esperienza dell’ “Altro””. “Se sono consapevole della finitezza della mia Parola, della Parola della mia religione, dell’incolmabile distanza che la separa dalla Verità, allora la distanza e la finitezza dell’altrui Parola religiosa dalla Verità non potrà offendermi, sarà al contrario un’altra esperienza della finitezza della Parola, un altro vincolo alla Verità originaria” (dall’Introduzione dell’Autore).